Gli occhiali della nonna riabilitazione visiva

Progetto

La disabilità visiva rappresenta una realtà molto peculiare e manifesta esigenze riabilitative assai diverse rispetto a quelle espresse da altri handicap. In questo ambito acquisiscono rilevanza soprattutto le competenze tecniche atte a far superare le barriere sensoriali che, quasi sempre, non comportano, di per sè, ripercussioni sul piano cognitivo, comportamentale e relazionale.

Il progetto “Gli occhiali della nonna” promosso dall’associazione A.P.R.I. Onlus (associazione pro retinopatici e ipovedenti) si è rivolto a persone anziane che hanno acquisito una grave disabilità visiva totale o parziale che ha creato nuovi ostacoli nella loro quotidianità. Sono stati organizzati diversificati momenti per accogliere e per sviluppare un primo inquadramento socio-riabilitativo dei vari  anziani con disabilità visiva nelle varie province piemontesi. Partendo dalla presentazione dei più semplici ausili sonori presenti in oggetti come l’orologio, il telefono, la bilancia, dosatori per la cucina, misuratori di glicemia e di pressione si è passati all’introduzione ad ausili relativamente più complessi come il video-ingranditore, il lettore vocale, lo smartphone, il bastone bianco.

Sensibilizzare i familiari o gli operatori socio-sanitari che si occupano dell’assistenza a tali soggetti sulle potenzialità esistenti nel campo della riabilitazione visiva a favore degli anziani.

 

 

Testimonianza

Sono giunte in associazione molte segnalazioni di persone anziane che hanno acquisito, per gravi patologie oculari, importanti problemi visivi. Tali segnalazioni ci sono arrivate principalmente attraverso medici oculisti di ASL e ospedali pubblici presenti sul territorio piemontese.

Per quanto concerne le attività riabilitative possiamo notare come si sia notevolmente rafforzata la presenza del sodalizio all’interno del presidio ospedaliero Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese. Quì sono stati accolti circa una ventina  di nuovi ipovedenti anziani residenti sul territorio e si è proseguito il trattamento riabilitativo di quelli già conosciuti in precedenza. Grazie a questi risultati incoraggianti la dirigenza della struttura ci ha rinnovato, per tutto il 2017, la possibilità di fruire degli spazi messici a disposizione che consistono in due locali dedicati rispettivamente allo studio colloqui ed all’ausilioteca.

Ad Ivrea invece sono proseguite, dopo la breve pausa estiva, le iniziative relative al corso di cucina, al laboratorio di bigiotteria ed ai gruppi di auto mutuo aiuto.

E’ inoltre partito un nuovo gruppo di auto-mutuo aiuto a Ciriè. Questo gruppo, costituito al 90% di persone anziane, si è sviluppato molto rapidamente e ha evidenziato una forte determinazione nel mettere insieme energie ed esperienze per vincere le limitazioni portate dalla disabilità visiva.

Nel torinese invece è proseguito il gruppo di auto-aiuto per anziani denominato “Laboratorio delle autonomie”. Giungono con regolarità persone anziane inviate soprattutto dai medici che compongono il Comitato Scientifico dell’associazione. Per il gran numero di segnalazioni provenienti dall’Ospedale Mauriziano si è pensato, in particolare, di avviare una pratica di convenzionamento con tale azienda sanitaria. Dal mese di gennaio 2017, in base a tale convenzione,  si è potuto aprire, a nostro carico, uno sportello informativo anche presso tale nosocomio. Pensiamo che l’iniziativa possa andare a buon fine in quanto non comporterà oneri economici a carico dell’ospedale ad eccezione della messa a disposizione dello spazio fisico.

In conclusione possiamo affermare che il progetto si é rivelato molto utile ed apprezzato dall’utenza che, a seguito del capillare lavoro di sensibilizzazione, ci consente di indirizzare alla fase di riabilitazione un numero considerevole di anziani con disabilità visiva.

 

Link utili e Referenze