Attraverso il progetto Cittadinanza 360, l’Associazione per i Diritti di Cittadinanza ha inteso rispondere ai bisogni reali delle persone che soffrono di patologia psichica. L’Associazione ha fornito supporto ai soggetti svantaggiati inseriti in progetti di domiciliarità e in progetti terapeutici individuali. L’obiettivo generale del progetto è stato quello di un miglioramento significativo delle condizioni di vita di queste persone ampliando spazi di qualità che, partendo dal sostegno all’abitare, alla cura della persona, al lavoro e al tempo libero determinino un percorso di progressiva riappropriazione di diritti. In maniera più specifica sono stati individuati obiettivi e linee di intervento personalizzate per ogni paziente, analizzando ogni singolo bisogno, attivando una proficua collaborazione con gli operatori della Struttura Complessa di Psichiatria AC ASL TO 4. I destinatari del progetto, circa 90 persone, hanno beneficiato di interventi su più aree d’azione in modo da non limitare le potenzialità dell’iniziativa.
Prova di titolo ecco un bel sottotitolo
“La stretta relazione tra cittadinanza e salute implica che ogni azione per la salute deve anche essere azione per la cittadinanza” B.Saraceno, 1995
Il progetto Cittadinanza 360 è iniziato nel Luglio 2014 ed è terminato verso la fine di Luglio 2015. Nella prima fase dell’iniziativa abbiamo definito le priorità di intervento e l’assegnazione delle risorse. Le azioni previste sono state portate a termine considerando di volta in volta i bisogni dei beneficiari e le opportunità di intervento che potevano dare benefici tangibili e significativi.
Complessivamente i soggetti coinvolti sono stati oltre 90 ed ognuno di essi ha ricevuto benefici dall’iniziativa a diverso titolo e livello. Abbiamo dato la possibilità a tante persone che soffrono di patologia mentale di partecipare ad uscite, impiegare meglio il proprio tempo libero, fare sport, partecipare a laboratori artigianali, ricevere beni essenziali per vivere meglio, usufruire di servizi per il mantenimento e la manutenzione della propria casa e infine garantire cure odontoiatriche non più rimandabili: tutto ciò ha dato, a nostro avviso, maggiore fiducia e sostegno agli interventi sanitari con conseguente maggiore adesione degli interessati ai programmi riabilitativi – l’intervento su soggetti che soffrono di disturbo mentale è complesso, pertanto occorrono progetti con percorsi diversificati e personalizzati.
L’opportunità offerta dalla Fondazione 7 Novembre di poter intervenire su diversi aspetti e con un budget importante, ha dato un significativo sostegno alla cura delle persone in carico al Dipartimento di Salute Mentale. Senza questi fondi gli interventi, seppur applicati da personale motivato e capace, sarebbero limitati da budget pubblici sempre più ristretti. E’ importante ribadire che le scelte effettuate per l’iniziativa hanno coinvolto molto gli operatori sanitari, i membri della nostra Associazione e i diretti beneficiari: in questo modo si è creato un sistema efficace ed efficiente orientato a creare benessere.