Favole in borsa laboratori di inclusione sociale

Progetto

Il finanziamento del progetto Favole in borsa da parte della Fondazione 7 Novembre ha offerto ad alcune persone con disabilità intellettiva che non possono accedere al mondo del lavoro la possibilità di esprimere e sperimentare le proprie abilità in un’attività occupazionale.
Il momento di grave crisi economica che si sta attraversando rende sempre più difficile inserire persone con disabilità cognitiva in ambito lavorativo, e anche le esperienze gestite da cooperative sociali, che si sono dimostrate sensibili all’inserimento delle persone svantaggiate, manifestano gravi difficoltà.
La realizzazione del progetto ha permesso di proporre una nuova risorsa occupazionale, all’interno della rete dei servizi consortili, in grado di accogliere persone con disabilità intellettiva che hanno così potuto sperimentare le proprie abilità e riconoscersi in un ruolo adulto.

Testimonianza

Il progetto è stato condotto dagli operatori dei due Laboratori del Consorzio IN.RE.TE. di Ivrea e Canavese(Laboratorio Lo Scacciapensieri oggi diventato Centonove e Laboratorio Multimediale) che nel corso degli anni hanno maturato una profonda conoscenza e competenza nella gestione di attività analoghe.
Una delle caratteristiche principali del progetto Favole in Borsa è quella di richiedere abilità diverse: la manipolazione della lana cardata per trasformarla in lana cotta; la modellazione della lana cotta per la creazione di borse; la decorazione delle stesse attraverso la creazione di oggettini in creta da applicare o da cucire; la realizzazione del libro di fiabe da inserire all’interno.
Le diverse fasi di lavoro hanno permesso di accrescere le abilità di ciascuna persona coinvolta, e di organizzare più gruppi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi della singola lavorazione.
La produzione di un prodotto finito, bello e di qualità ha certamente favorito l’autostima, la visione di sé come persona abile e capace, valorizzando la creatività personale.
Infine, l’aver appreso nuove competenze ha sicuramente arricchito gli operatori che potranno, anche a progetto concluso, utilizzarle come strumento riabilitativo per pensare a un proseguimento del progetto prevedendo in futuro oltre alla realizzazione delle borse anche quella di altri manufatti artigianali.