Il Centro Sociale Il Formicaio, gestito dalla Coop. sociale Il Laboratorio, lavora dal 1984 nel centro storico genovese con bambini e ragazzi, italiani e stranieri, dai cinque ai diciotto anni.
Il Formicaio ha scelto come area di intervento quella del tempo libero, in un’ottica di prevenzione, perché per i bambini rappresenta il momento più libero dai ruoli istituzionali e pertanto il “tempo” dove più emerge il ruolo dell’identità autonoma.
Il lavoro educativo mira alla prevenzione primaria, alla socializzazione, proponendo uno spazio positivo di aggregazione all’interno di un territorio difficile come quello del Centro Storico, dove le problematiche sociali sono pressanti.
Il progetto Laboratori per crescere è rivolto a bambini di età compresa dai 6 agli 11 anni, italiani e stranieri che vivono nel Centro Storico di Genova e che frequentano il Centro. Gli iscritti sono 84 di cui il 70% stranieri, con una media di presenza giornaliera di circa 30 bambini.
“Il progetto “Laboratori per crescere” prevedeva la realizzazione di cinque laboratori a favore dei bambini dai 6 agli 11 anni da Ottobre 2010 a Ottobre 2011.
I laboratori hanno visto la partecipazione di un grande numero di bambini che, divisi per fasce di età, hanno partecipato attivamente e con entusiasmo alle attività proposte.
Gli aspetti che più ci hanno colpito positivamente sono stati la costanza e l’impegno con cui i bambini hanno lavorato, le capacità espressive dimostrate da molti di loro e, cosa per noi molto importante, la scoperta del piacere di lavorare in gruppo, il senso di appartenenza a qualcosa di diverso, di più ampio, la possibilità per ogni bambino di condividere con gli altri il percorso e i risultati ottenuti.
Il laboratorio teatrale, che si è concluso nei primi giorni di Giugno con la realizzazione di un piccolo spettacolo, è stata una sperimentazione del teatro delle Ombre, in cui i bambini, dietro un telo, proiettavano la loro immagine seguendo una vera e propria coreografia, fatta di movimenti, danze e gesti accompagnata da una musica di sottofondo.
Fondamentale è stato in questo tipo di lavoro sperimentare l’importanza che ogni singolo ruolo assumeva per il corretto svolgimento dell’attività, dal più complesso al più semplice: dal recitare al muoversi, allo spengere o accendere la luce.
Quindi senza il concorso di tutti non sarebbe stata possibile nessuna realizzazione e questo ha creato un vero senso di coesione del gruppo e una grande occasione di collaborazione.
Il laboratorio corporeo e di psicomotricità è stato di fatto una vera sorpresa. Grazie agli operatori dell’associazione ViviSottoSopra è stato possibile coinvolgere un gran numero di bambini. In un continuo altalenarsi di giochi, travestimenti, costruzioni e stimoli diversi, i bambini hanno avuto modo di esprimersi liberamente, esplorare, conoscere e controllare il proprio corpo, trasformare le emozioni in movimenti e gesti fortemente comunicativi.
Il laboratorio musicale è stato svolto da una insegnante argentina che con cadenza settimanale, per circa quattro mesi, ha lavorato con un gruppo di bambini di sei e sette anni. Il laboratorio musicale ha proposto attraverso il gioco, l’avvicinamento alla musica. . . non nascondiamo le difficoltà nate probabilmente dalla nostra scelta di proporre questo laboratorio alla fascia di età più piccola, che, dopo il tempo pieno a scuola, forse non aveva sufficienti energie e concentrazione per poter partecipare più attivamente alla nostra proposta.
Il laboratorio di creta, grazie al supporto dell’operatrice del Centro di Educazione al Lavoro “Il Laboratorio”, è stato molto coinvolgente ed entusiasmante.
La possibilità di creare con le proprie mani un oggetto è stato per tutti stimolante ed arricchente.
Far comprendere ai bambini la potenzialità che una forma artistica offre come luogo di scambio culturale ed emotivo, promuovere lo sviluppo dell’autonomia, fornendo competenze di base che permettano ai bambini di acquisire uno stile individuale, sono stati i risultati che attendevamo.
Infine, il laboratorio multimediale è stato, come per altro ci si attendeva, molto partecipato. Attraverso l’uso delle tecnologie in ambito didattico ed educativo si è proposto non solo di insegnare le basi dell’utilizzo del computer in modo divertente, ma anche di sperimentare una tecnica espressiva nuova, grazie alla quale i bambini hanno dato “vita” ai personaggi nati dalla loro fantasia.
In conclusione, ci preme sottolineare che è stato possibile offrire ai bambini del Centro delle attività di “qualità”, fondamentali per dare loro più strumenti per una crescita equilibrata, potenziare le loro capacità espressive e creative, valorizzare l’importanza del gruppo e della socialità, dare loro prospettive migliori.”