Strada facendo servizi per senza dimora

Progetto

Il progetto della Coop. Sociale Il Melograno di Genova si propone di migliorare le condizioni di vita dei soggetti senza fissa dimora, mediante una facilitazione dell’accesso al sistema di accoglienza cittadino basato sull’ascolto e la fiducia quali elementi trainanti e indispensabili per il raggiungimento dell’obiettivo.
Il miglioramento della qualità della vita che si conta di raggiungere attraverso la disponibilità di strutture ove curare l’igiene personale, ove lavare e quindi conservare i propri abiti e dove depositare e conservare i propri beni, è indirizzato a generare un processo virtuoso capace di stimolare il raggiungimento di obiettivi più alti attivando un percorso di accompagnamento sociale personalizzato.
Si mira inoltre a incrementare la collaborazione tra le varie organizzazioni che si occupano delle persone senza dimora.

Testimonianza

“Attraverso l’affiancamento ai volontari dei gruppi di strada è stato possibile entrare progressivamente in relazione con le persone senza dimora più compromesse, con una particolare attenzione per chi non riesce a rivolgersi ai servizi.
Durante ogni singola uscita si sono incontrate circa 30 persone di una popolazione molto mutevole: nelle stazioni il tipo di relazione è molto frenetico e di risposta immediata a un bisogno di primissima necessità, l’aggancio della persona risulta molto difficoltoso.
Invece in altri luoghi dove le persone sono in numero inferiore e spesso già accampate per la notte, l’incontro è più discreto e morbido e consente la costruzione di una relazione da far crescere nelle uscite successive.
Diversi sono i servizi offerti:
1. Servizio docce “il balsamo”: aperto la mattina, permette di effettuare gratuitamente operazioni di igiene personale, lavanderia, distribuzione indumenti, deposito bagagli.
2. Accoglienza pomeridiana “La Quercia”: organizzato come circolo ricreativo, per la sua natura poco formale risulta essere spesso il primo servizio a cui le persone senza fissa dimora si avvicinano.
3. Piano inverno: assieme al Comune, alla Croce Rossa e altri Enti, si è collaborato su due servizi notturni: una casetta di accoglienza notturna (90 giorni di apertura, 138 persone) dormitorio di emergenza con 25 posti letto; un’altra struttura, Il Pioppo ( 122 giorni, 71 persone), di accoglienza notturna per soli uomini con 10 posti letto”.