Un posto per tutti servizi di educazione estiva

Progetto

Servizi di educazione estiva per bambini

La Cooperativa Alce Rosso si rivolge alle famiglie del Canavese per offrire supporto nella cura e nell’educazione dei bambini. I servizi educativi della cooperativa sono accessibili a tutti, inclusi bambini con bisogni speciali di tipo cognitivo, fisico, sociale e culturale.

Il progetto “Un posto per tutti, un posto di tutti” si propone in continuità con l’attività finanziata dalla Fondazione 7 Novembre nelle estati del 2012, 2013 e 2014, grazie alla quale la cooperativa sociale Alce Rosso è stata in grado di potenziare fortemente l’offerta di servizi educativi e ricreativi extra scolastici per bambini e ragazzi con bisogni speciali, agevolando altresì le famiglie nella conciliazione dei tempi di cura e lavoro.

Negli ultimi anni l’area del Canavese è stata caratterizzato da profonde trasformazioni economiche e sociali che hanno apportato significative modifiche all’organizzazione interna delle famiglie, influendo, talvolta negativamente, sulle condizioni di vita dei bambini, in particolare quelli con
bisogni speciali.
Numerose famiglie vivono una situazione di isolamento sociale, determinata in parte dalla poco
sviluppata gamma di servizi assistenziali, educativi e ricreativi. A causare una così scarsa
articolazione dei servizi educativi e ricreativi di tipo extra-scolastico hanno contribuito molti
elementi di natura politica, sociale, culturale e soprattutto economica che hanno influito in
modo negativo sulla percezione dell’importanza di tali servizi e, conseguentemente, sulla
realizzazione degli stessi.

Per l’estate 2015 si prevede di poter inserire un numero di utenti pari a circa 10/12 con una media di assegnazione di 2 turni a testa.

Testimonianza

Grazie al contributo erogato dalla Fondazione Sette Novembre, la cooperativa sociale Alce Rosso è stata in grado di potenziare l’offerta di servizi educativi e ricreativi extra-scolastici per bambini e ragazzi con bisogni speciali nel corso dell’estate 2015.

La Fondazione Sette Novembre ha consentito quest’anno a 13 bambini e ragazzi di frequentare il centro estivo per 30 turni settimanali aggiuntivi accompagnati e assistiti da educatori specializzati. Sono stati inoltre accolti come stagisti attraverso accordi diretti con le famiglie o con i servizi sociali di riferimento, quattro ragazzi con bisogni speciali di 16/18 anni che hanno in passato frequentato il centro estivo di Villa Girelli, ma che ne sono ora esclusi per sopraggiunti limiti di età. Non essendo però in grado di gestire autonomamente il proprio tempo libero, durante le vacanze scolastiche si pone il problema di trovare loro una collocazione protetta. Grazie al contributo della Fondazione si è potuto accogliere anche questi giovani e inserirli in un percorso scuola-lavoro.

La metodologia applicata è stata, laddove possibile, quella della macro-integrazione cioè la costituzione di gruppi in cui il numero di bambini e ragazzi con e senza bisogni speciali fossero equivalenti. Inoltre, sono stati individuati alcuni bambini e ragazzi più sensibili e responsabili che potessero fungere da tutor informali (buddies) ai compagni in difficoltà.

I risultati ottenuti sono stati molto positivi.

1. Si è potuto garantire ai bambini con bisogni speciali una presenza al centro estivo
continuativa durante l’estate il che ha facilitato la nascita di rapporti di amicizia e sostegno tra i bambini frequentanti, una programmazione incentrata sui loro bisogni e una più agevole organizzazione familiare.

2. Sono state realizzate diverse iniziative di rilievo che hanno dato alla possibilità ai ragazzi con bisogni speciali di fare esperienze nuove: l’organizzazione di un
pernottamento in tenda nel parco di Villa Girelli, un pranzo al ristorante per festeggiare la fine del centro estivo, l’organizzazione di uno spettacolo che ha visto i bambini con bisogni speciali assumere ruoli da protagonisti, uscite sul territorio (per esempio nelle piscine della zona, nei maneggi, al percorso sospeso attrezzato di Settimo Vittone) che hanno rappresentato un importante esercizio di autonomia permettendo a bambini e ragazzi di sperimentarsi in attività complesse ma protette.

3. La sperimentazione del metodo della macro-integrazione e del buddy system.

Link utili e Referenze